Quando penso alla morte di Berlusconi, immagino un revival dei tempi dei leader sovietici.
Inizierà con il TG1 che annuncia “Il premier ha cancellato la sua partezipazione all’evento x a causa di un raffreddore”, poi per settimane ce lo faranno vedere in immagini di repertorio, sempre meno, mentre a poco a poco i media ci racconteranno la storia di come un raffreddore si possa aggravare, diventare polmonite, causare decesso.
Infine l’annuncio ufficiale, accompagnato da radio e tv che trasmettono solo musica classica; per l’occasione anche “Il Giornale” pubblica un’edizione senza testo, 36 pagine di spartiti di Chopin, per non essere da meno.
Segue il cordoglio universale, il funerale di stato con 300 soubrettine vestite da vedove siciliane, l’epitaffio in settenari scritto da Bondi, Fede che si getta sul feretro urlando “Seppellitemi con lui!”.
Tutto questo mentre ormai da un mese i vermi fanno la festa sul cadavere di uno morto d’infarto per overdose di viagra.
2 commenti:
Questo credo sia il post più bello mai letto in 5 anni di blogosfera. Lo so, sono un sentimentale.
Troppo buono. :-)
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