30 aprile 2009

Se spingere non funziona, prova a tirare

Mi segnala il sempre impeccabile PTWG che è in circolazione una nuova versione del manifesto del PD, con i poveri pirla ora anche in versione "tiro alla fune", oltre che nel precedente assetto "non mi parte la Panda".
Dato che i manifesti del PDL continuano a brillare per la loro assenza, ci tocca quindi infierire ulteriormente sul cadavere del centrosinistro partito natimorto di Franceschini & Co.

29 aprile 2009

Parental warning: Pedobear Prime Minister

La campagna elettorale stenta a decollare: ne approfittiamo per un avviso di pubblica utilità.

27 aprile 2009

Lotta impari

Rubacchio da Qualcosa del genere quest'imperdibile doppietta.

Game over (Continue?)

Il PD chiede aiuto ai suoi elettori nel tentativo di sconfiggere il ferocissimo boss di fine livello.


24 aprile 2009

Resistere, resistere, resistere


Un libero 25 aprile a tutti.






Un tempo qui era tutta campagna - 3

Gruppo (fritto) misto

Sciltian ci fa dono di questi due manifesti PD (sempre creati grazie al magnifico generatore di PTWG).


(io il gruppo misto me l'immagino come una riunione di condominio ma con più baldracche)


Il compagno B.

Pare che io e Educazione Cinica abbiamo pensato più o meno la stessa cosa. Sarà nostalgia collettiva?


23 aprile 2009

Chi è lo sciacallo?

[Un altro post di testo, senza manifesti. Son tempi così.]
[via EmmanuelNegro]


Dunque Berlusconi andrà a celebrare il “suo” 25 Aprile a Onna, il paese abruzzese più duramente colpito dal terremoto; scelta giustificata da una strage nazista che costò la vita a 17 abitanti del paese. 17 civili italiani morti come migliaia di altri in centinaia di altri paesi d’Italia. Eh, ma a Onna c’è stato il terremoto, vuoi mettere?

Eccolo in azione, il premier taumaturgo, il monatto dell’emergenza. Implacabilmente, indifferentemente indecoroso come nessun altro sa essere - e questa è la sua maggior dote. Senza ritegno, anche nella tragedia non vede altro che un’occasione, un’opportunità da afferrare: il modo perfetto per svuotare del suo significato quella Resistenza che tanto gli sta da sempre, malcelatamente, sul gozzo. Fare ombra alla Liberazione, all’antifascismo, alle radici stesse della Repubblica e della democrazia italiana, appellandosi al pietismo, alla commozione, al patetico. Quest’anno i mass media non parleranno della lotta di un popolo contro la dittatura fascista: parleranno, ancora, di lui. Di com’è presente, di com’è sensibile, di come è necessario lasciarlo lavorare. Lo mostreranno mentre abbraccia sopravvissute ottuagenarie, mentre bacia bambini, mentre promette aiuti, mentre stringe la mano ai soccorritori. Come in un cinegiornale dell’Istituto Luce. E la gran massa imbesuita, in poltrona davanti al quarantaduepollicielleciddì, muoverà, grave, su e giù la testa. Da applausi. Un colpo da maestro, Cavaliere.

Ora però ditemi: se a Santoro hanno dato dello sciacallo, questo premier che usa dei poveri cristi morti tra macerie ancora fumanti come arma di rimozione storica di massa, come vogliamo chiamarlo? “Sciacallo” non va bene? Forse è meglio “iena ridens”? Perché lui gozzoviglia sulle carogne, ma poi sdrammatizza con una battuta, eh.

Roma burning

I compagni romani hanno finalmente esaurito la pazienza coi teodem infiltrati nel PD.


E allora, Berlusca?

Qui ad EiacuElezioni Precoci siamo in trepidante attesa del lancio dei manifesti elettorali del PdL, in nome della par condicio della presa pe'culo, ma non sarà che Berlusconi ha deciso che non ha nemmeno bisogno di fare campagna elettorale, che gli basta già l'autolesionismo del PD per vincere comodamente? Così non c'è nemmeno gusto.
Nel frattempo, ci tocca insistere con il PD.



All your base are belong to Rutelli

Er Piacione e i suoi amici teodem romano-papalini vi fanno sapere quanto sono interessati alle opinioni del "popolo della sinistra".


21 aprile 2009

Un tempo qui era tutta campagna

Ho perso ogni residua speranza nel bestiario che è l'attule politica italiana. Da qualunque parte si guardi, non c'è un unico candidato decente.
Per fortuna c'è un nuovo partito, che conserva i sani valori di un tempo. Ok, magari li conserva nella formaldeide o in una cassa di zinco, ma son dettagli, prima o poi la scienza risolverà questo piccolo problema.


Stranger than fiction

No, non posso prendermi alcun merito, non sono creazioni mie e nemmeno contributi di lettori del blog: i simboli (e, ahinoi, i relativi "partiti") che vedete qui sotto sono tutti reali.

Poi se un giorno un po' di italiani ripiglieranno in mano la P38 ci sarà pure chi avrà il coraggio di dirsi stupito.
Ahmadinejād, ti prego, veloce a spazzarci via con quella cazzo di atomica.




Here we go again

Ok, lo so: le europee sono elezioni sfigate. Tipo che stanno alle politiche come l'Intertoto sta alla Champions League. Ma con l'aria che tira non è che possiamo star lì a fare tanto gli schizzinosi, magari poi prima che in Italia ci siano nuove elezioni politiche ci tocca aspettare, che so, un ventennio.
Quindi, siori e siore, si riaprono le danze. E non saprei immaginare inizio migliore di questo: il Generatore di cartelloni dell'UDC, mirabile opera di Paul the wine guy.
Andate e sbizzarritevi.

15 aprile 2009

I funerali di Tovarisch Berluscov

[via EmmanuelNegro]

Quando penso alla morte di Berlusconi, immagino un revival dei tempi dei leader sovietici.

Inizierà con il TG1 che annuncia “Il premier ha cancellato la sua partezipazione all’evento x a causa di un raffreddore”, poi per settimane ce lo faranno vedere in immagini di repertorio, sempre meno, mentre a poco a poco i media ci racconteranno la storia di come un raffreddore si possa aggravare, diventare polmonite, causare decesso.

Infine l’annuncio ufficiale, accompagnato da radio e tv che trasmettono solo musica classica; per l’occasione anche “Il Giornale” pubblica un’edizione senza testo, 36 pagine di spartiti di Chopin, per non essere da meno.

Segue il cordoglio universale, il funerale di stato con 300 soubrettine vestite da vedove siciliane, l’epitaffio in settenari scritto da Bondi, Fede che si getta sul feretro urlando “Seppellitemi con lui!”.

Tutto questo mentre ormai da un mese i vermi fanno la festa sul cadavere di uno morto d’infarto per overdose di viagra.

10 aprile 2009

Habemus Papam!

Internet non perdona, e ciò che è censurato riemerge:



Oltre alla vignetta censurata, vi proponiamo anche l'articolo che l'accompagnava:

Liceo Beccaria, Milano, Italia: libertà d'oppressione?

La notizia è uscita sul Corriere (ed è stata poi ripresa da Alessandro Gilioli):
MILANO - Succede tutto in un’ora. Alle 9 il giornalino scolastico arriva nelle classi, gomitate e sguardi divertiti tra i ragazzi. Anche la preside lo sfoglia. E non ride. Lo fa ritirare. Immediatamente. Poi, poco prima delle 10, lo riconsegna agli studenti con la prima pagina strappata. Quella che sull’«Urlo», testata del liceo classico Beccaria, raffigurava Papa Benedetto XVI con un pre­servativo in testa. E la scritta: «Finalmente ho capito a cosa serve». Il Papa sulla copertina di un giornalino scolastico. «Offeso, sbeffeggiato», come dicono al­cuni liceali. O «giustamente cri­ticato per le sue idee sui Aids e contraccezione», contestano al­tri. L’episodio risale a ieri, ulti­mo giorno di lezioni prima del­le vacanze di Pasqua. Aria di fe­sta, in via Linneo, finestre aper­te e voglia di uscire. Allo scocca­re della seconda ora, la redazio­ne dell’«Urlo» consegna la sua ultima pubblicazione, raccoglie commenti e osservazioni. Ma nel giro di qualche minuto arri­va il contrordine: «La preside ci ha censurato». [...]
Come italiano ormai dovrei essermi abituato al fatto che l'Articolo 21 della Costituzione sia usato sistematicamente come carta da culo da fascisti e fascistoidi d'ogni ordine e grado (tra i quali i clericali spiccano sempre), eppure quando la repressione del libero pensiero avviene proprio in una scuola, dove il pensiero dovrebbe essere coltivato e non calpestato, mi incazzo ancora come se fosse la prima volta.

Questo blog, che notoriamente non perde un'occasione per cagare in testa all'idiozia clericale che impesta l'Italia, spera vivamente di poter al più presto reperire e pubblicare la vignetta censurata; nel frattempo offre tutta la sua solidarietà ai ragazzi dell'Urlo e, giusto per cominciare a compensare un po', dedica (in collaborazione con EmmanuelNegro) a questa vergognosa vicenda due vignette originali ad hoc.